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Campionato DR 3 : CRUSERI VS AICS BASKET FORLI

Intervista ad GIOVANNI BUCCI

Partita amichevole minibasket Cruseri vs Basket Ravenna

Intervista ad ANTONIO BENDANDI

VIENI A DIVERTIRTI AL CRUSERI! - Per tutto settembre il mese è gratuito.

Grazie Cecca!

Ciao Dani

A.P.O Cruseri

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San Pietro In Campiano - Ravenna
Codice: F.I.P. 029937
P. IVA: 01243460399

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+39 340 8417101
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Intervista

GIOVANNI BUCCI

Conosciamo Giovanni Bucci (di Andrea Pezzi)

Cari amici del Cruseri, dopo l’intervista ad Antonio Bendandi del mese scorso, continuiamo il nostro cammino all’interno dell’organizzazione biancoblu. Vogliamo, man mano, conoscere le persone che gestiscono le nostre squadre e si occupano della loro maturazione sportiva e personale. Ascoltiamo Giovanni Bucci. Troverete nelle sue risposte i suoi pensieri e le sue parole chiave (una su tutte: GRUPPO). Buona lettura!

Giovanni, benvenuto al CRUSERI! Come è nata l’opportunità di entrare a collaborare con la società?
Ho da anni un'amicizia con un dirigente della società Cruseri, in quanto avevo allenato la figlia e conosceva il mio modo di stare nel gruppo e II mio modo di condurre la gestione di un gruppo giovanile. Sono almeno 4 anni che mi ripete "devi venire da noi" e, dopo 4 anni di "corteggiamento" sportivo - forse per sfinimento - nell'estate scorsa ho deciso di abbracciare il progetto Crus. Fin da subito mi hanno impressionato le riunioni su riunioni, e mi hanno fatto capire che non ero solo un allenatore di passaggio ma una persona funzionale al percorso che mi veniva proposto, ed ho accettato il ruolo che la società mi ha offerto.
Raccontaci un po’ di te: qual è il tuo percorso nel basket fino ad oggi?
La Pallacanestro è stata sempre importantissima nella mia vita. Dai 12 ai 19 anni come giocatore; poi mi è stata fatta una proposta di entrare nello staff della società di Pallacanestro di serie A1 di Cesena femminile con il ruolo di statistico e da lì poi non ho più smesso.
Hai avuto esperienze precedenti con squadre giovanili? Se sì, quali ricordi o lezioni porti con te?
Il mio curriculum di basket parla di ricordi indelebili e inossidabili e parla di 1 coppa campioni vinta, 1 campionato vinto di A1, di una coppa Ronchetti vinta, di almeno 10 campionati nazionali giovanili vinti e tantissimo di più.......e forse dimentico qualcosa. Devo dire subito che, per come la vedo io, sono state le atlete e gli atleti che hanno vinto i campionati; noi allenatori e dirigenti abbiamo avuto il ruolo di mettere le squadre a loro agio, e di prepararle nel miglior modo possibile alle grandi sfide che la Pallacanestro di vertice ti porta ad affrontare: i campionati e le singole partite le vincono i giocatori…di questo ne sono straconvinto
Sul presente e il lavoro al CRUSERI
Alleni il gruppo Under 14 e collabori con Gaia per gli Aquilotti ed Esordienti: com’è organizzata la tua settimana tipo in palestra?
Una delle cose che mi hanno fatto dire sì al progetto Crus, è stata quella di dover formare un gruppo di allenatori, per fare in modo che nei prossimi anni la società possa avere allenatori validi, di prospettiva e del territorio.
I miei collaboratori Gabriele, Gaia (mia ex giocatrice), Camilla e Simona sono una risorsa e una base solidissima su cui la società vuole affidarsi nei prossimi anni, e io devo dire che ho trovato uno staff già molto preparato, che vuole migliorare ogni giorno e carpire ogni mio “segreto". In più alleno -come tu hai detto - insieme a Gabriele gli Under 14, un buon gruppo; non con numeri alti, ma sono ragazzi che vogliono migliorare e assolutamente vogliono divertirsi…perché non dobbiamo mai dimenticare che, a questa età, i ragazzi per prima cosa bisogna farli divertire e farli venire in palestra con questa proposta, poi il resto viene da sé. Qui apro una parentesi: per mio gruppo (dei nati nel 2011-2012-2013) così come per ragazzi/e e bimbi/e delle altre annate abbiamo voglia di crescere. Anche se la pallacanestro vi piace solo vederla in tv, e sapete appena prendere il pallone in mano o poco più…fatevi vedere in palestra e vi spingeremo in un mondo sportivo fantastico!!!
Io sono in palestra dal lunedì al venerdì: tutto per riuscire a creare un vero sistemi di atleti e di allenatori.
Qual è stata la tua prima impressione sui ragazzi dell’U14?
Sono molto coesi e uniti. Ci sono, onestamente, individualità importanti, ragazzi che sanno stare in palestra e giocare a basket. Penso di essere subito entrato nelle loro teste e, perché no? nel loro cuore..........spero non solo come allenatore ma come il loro fratello maggiore.
Che tipo di allenatore ti consideri?
Penso di essere (e vorrei essere) per loro come già detto in fratello maggiore, anche perché come allenatore mi sento e sono un gran motivatore. Solo se mi considerano "uno di famiglia" posso entrare in sintonia con loro a 360 gradi., Allenatore, giocatori e squadra, non si è solo in palestra per 3 ore settimanali, ma si è allenatori (educatori), giocatori (educandi) e squadra (famiglia) tutta la giornata; il mio concetto è far trascorrere del tempo con chi stanno bene, come in una famiglia.
Quali sono gli obiettivi principali che ti sei dato per questa stagione con l’U14?
Il mio progetto per questa stagione sportiva era quello di formare un gruppo numericamente importante e di spessore a livello di volontà e di abnegazione all'allenamento.
Purtroppo, per il “gruppo numeroso”, i numeri – al momento - sono in po’ penalizzanti; in quanto a volontà e abnegazione, ho trovato ragazzi che mi seguono, che hanno voglia di migliorarsi, e che si affidano a me. Il tutto va contestualizzato al loro essere tredicenni con voglia di divertirsi. Sto insegnando loro che ci si diverte anche sudando e facendo sacrifici affidandosi a me e ai miei collaboratori.
Come stai vivendo invece l’esperienza con i più piccoli insieme a Gaia?
Con Gaia, invece, alleniamo gli Aquilotti; le dico sempre che lei è l'allenatore e io Sono il suo collaboratore. È importante, per me, dare spazio ai nuovi allenatori che vogliono emergere e imparare. Io sono al suo fianco come un vero tutor, lasciandola lavorare sempre con molta libertà, per poi - eventualmente - inserire dei nuovi concetti e dei nuovi input.
Questo gruppo è, numericamente, molto importante e - se devo dire la verità - vedo in alcuni di loro la giusta "fame" per emergere.
Filosofia e metodo di lavor
C’è un allenatore o una filosofia di gioco a cui ti ispiri particolarmente?
La mia filosofia di allenamento mette al centro la FIDUCIA.
Per donarsi chiedo sempre ai ragazzi e ai genitori di fidarsi di me, di ascoltare quello che gli viene proposto, anche se molte volte a loro può sfuggire il motivo. Fidarsi: i ragazzi e le loro famiglie devono capire che chi prende i loro figli in palestra, vuole fare DIVERTIRE i ragazzi, vuole MIGLIORARE la loro capacità aerobica e anaerobica e vuole fare SQUADRA (così come FAMIGLIA nel concetto già espresso in precedenza). Anche a me piace che la difesa sia il vero punto di partenza, ma difesa fatta di attenzione, osservazione e capacità reattiva di leggere in anticipo quello che può succedere.
Quanto contano secondo te i valori educativi nello sport giovanile, accanto alla tecnica?
Il valore educativo, chiaramente, è al centro del rapporto allenatore-squadra. Spesso io dico che noi siamo educatori e non allenatori: di questa cosa ne sono convinto. Dico sempre la verità anche quando è scomoda ai miei ragazzi, perché penso che la sincerità sia al centro di tutti i rapporti tra le persone.
C’è un episodio o un insegnamento del tuo percorso che cerchi di trasmettere ai ragazzi?
Nel mio modo di allenare non ci sono modelli o situazioni che porto a conoscenza e ad emulazione ai ragazzi.
Sono contento che ogni ragazzo abbia la sua storia, la sua famiglia e la sua vita.
So assolutamente che non tutti i ragazzi che alleno faranno i giocatori di Pallacanestro da grandi, e io li tratto proprio così, come persone che sono ad un bivio: si passa del tempo assieme per fare sport, poi si prova a migliorarsi quotidianamente per provare a progredire. Ogni ragazzo deve dare il meglio di sé e poi.........
Visione, aspettative e squadra
Come immagini il tuo percorso all’interno del CRUSERI?
Onestamente non so quale possa essere il mio posto e il mio spazio all'interno della famiglia Cruseri.
Questo per un semplice motivo che adotto in ogni mia scelta professionale. Non amo rimanere nella stessa società per molto tempo: preferisco organizzare, allenare, far crescere giocatori e staff; poi lasciar camminare tutti con le proprie gambe e con le proprie idee. Qui devo ammettere che il gruppo allenatori, dal minibasket all’Under14 sono allenatori che hanno spessore, carattere e possono già da subito gestire un gruppo in autonomia.
Come ti trovi con lo staff tecnico e con Antonio Bendandi?
Con gli allenatori mi trovo molto bene, vado a vedere tutti i giorni gli allenamenti di tutti i gruppi, perché sono convinto che solo da uno sguardo e un'attenzione giornaliera si può entrare nelle dinamiche, nel pensiero e capire il modo di gestire la squadra da parte dei miei collaboratori. Con Antonio - che conosco da anni - c'è massimo rispetto reciproco e ci sentiamo molto spesso per coordinare e per incontrarci e confrontarci sull'andamento dello staff. Al Cruseri sono veramente fortunati ad avere Antonio, Gabriele, Gaia, Camilla e Simona nel proprio organico..
Sono tutte indistintamente persone ben inquadrate, preparate. Davvero un bel gruppo!
Fuori dal campo, chi è Giovanni Bucci?
Fuori dal campo Giovanni è una persona semplice, responsabile acquisti di una importante azienda agricola del territorio.
Amo stare con le mie nipoti (Giada e Laura) anche se non ci riesco spesso. Il tempo libero lo offro tutto alla Pallacanestro sia ai Cruseri sia ad un'altra società femminile senior di Cesena.
Insomma, il basket è al centro delle mie giornate, è parte importante e fondamentale di tutti i miei pensieri giornalieri, ed è questo quello che voglio trasmettere.
La passione per questo sport, unico sport che per giocare........GUARDA IN ALTO!