Franz Pezzi sul fil di sirena....
Tra una peripezia e l’altra, siamo finalmente arrivati a vedere la fine della regular season, ma che fatica la vita da squadra fortissima! Dall’ultima puntata siamo riusciti a fare un paio di cose non scontate: sbaragliare sul parquet i temibilissimi Monstars, riconquistare il talento di cinque dei nostri, conquistare la certezza matematica che sì, faremo i playoff, e tra le altre cose continuare a macinare vittorie a un ritmo rispettabile.
Giustizia è fatta
Come in ogni storia che si rispetti, il cattivo ha avuto la peggio: i Monstars non hanno saputo mantenere il vantaggio che avevano costruito e mantenuto fino ai minuti finali della Partita delle Partite, arbitrata nientemeno che da Matteo “Cricca” Manca. Tra schiacciate improbabili, morose arrabbiate perché si giocava di domenica anziché di mercoledì e capitani imbottigliati nel traffico, la contesa che rischiava di essere a senso unico si è risolta con un canestro sulla sirena. Coach Filippone infatti ha disegnato un’azione su rimessa in attacco per sé, è entrato in campo, freddo, a cinque secondi dalla fine, caricandosi sulle spalle il futuro cestistico di cinque dei suoi giocatori, il futuro della NBA e forse della pallacanestro stessa, e senza battere ciglio ha messo dentro la tripla più pesante di tutti i tempi. Ice in his veins! Nel dopo partita, ai microfoni di ESPN ha rilasciato la seguente dichiarazione riferita alla sua carriera americana, liberamente tratta da un discorso di Michael Jordan, colui che lo aveva preceduto nel battere i Monstars con un canestro decisivo:
„Nella mia vita ho sbagliato zero tiri, ho perso zero partite, una volta i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho messo. Ho fallito zero volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto.“
Pelle d’oca.
Eccolo...si è fatto desiderare ma Franz Pezzi è qua!
Forse gli alieni siamo noi! SIAMO FORTISSIMI.
Lo so, farsi trascinare troppo dall’entusiasmo o dallo sconforto quando le cose vanno rispettivamente bene o male non è mai una buona idea e normalmente è meglio tenere i piedi per terra...ma questa non è una situazione normale! Siamo verso la volata finale prima dei playoff NBA e in una stagione di Amateurs 2K21, ci sembra di averne giocate già dieci, tra sparizioni, scioperi, intrighi di spogliatoio e minacce interplanetarie. Il fatto di essere in gran forma è ancora più eclatante e motivo di doverosa celebrazione.
Tanto per cambiare stiamo ancora giocando a organico ridotto: a causa del prolungarsi della permanenza nel protocollo SPACEJAM dei Ravaioli brothers e di Adamache, Dellaluce e Farolfi, nelle ultime quindici partite coach Filippone non ha mai potuto schierare più di dieci giocatori. Il risultato? 11-4 con una striscia aperta di 7 vittorie consecutive. Ma c’è molto altro...
Franz Pezzi ed il consueto contributo domenicale (Che siate "complottisti o meno...fareste bene a leggere tutto l'articolo!)
Quando vinci tanto ogni sconfitta sembra la fine del mondo, quando invece perdi sempre, qualsiasi vittoria dà ossigeno ed è motivo di festeggiamenti. È tutta questione di prospettiva, e lo stiamo scoprendo con l’avanzare di una stagione a due facce, che nell’ultimo periodo ci ha visto vestire panni più simili a quelli che ci aspettavamo a inizio stagione.
Macinare sconfitte su sconfitte non fa piacere a nessuno, ma quando a queste si alternano vittorie soddisfacenti che mostrano il possibile ritorno di un barlume di chimica di squadra, allora ogni tanto c’è un motivo per sorridere. Delle ultime dieci partite ne abbiamo vinte cinque, vedendo tanti interpreti eccellere e guidare la truppa: Casali, Brunelli, Bernardi, un Pinza in striscia positiva e dalla panchina un rinato Capitan Berti stanno tenendo in piedi le speranze di playoff dei nostri, ma non vanno sottovalutate nemmeno le prestazioni degli altri. Infatti in questo frangente è fondamentale il contributo di tutti, viste le rotazioni – nuovamente! – ridotte con cui coach Filo è costretto ad operare. Ma cosa sta succedendo?
Alieni?
No, non noi, anche se siamo fortissimi. E a dire il vero non sappiamo bene ancora neanche chi incolpare, fatto sta che cinque Crusers (i Ravaioli brothers, Adamache, Dellaluce e Farolfi) sono impossibilitati a scendere in campo per manifesta incapacità cestistica: scarpe invertite, difficoltà a centrare la bocca mentre si beve dalla borraccia, autocanestri e rullate al campetto prese da delle ragazzine sono solo alcuni degli episodi preoccupanti che hanno visto protagonisti questi cinque. Se ai più attenti di voi questa storia suona familiare, niente paura: non siete soli, anche alla NBA infatti si sono subito attivati per far fare degli esami medici speciali ai cinque malcapitati. Il responso? Sostanze aliene nel sangue e talento rubato, proprio come temeva Adam Silver, commissioner della NBA. La reazione immediata e necessaria è stata quella di inserire i giocatori “sintomatici” nel protocollo SPACEJAM, sperando che i ladri di talento non siano quelli che in molti conoscono per fama, e giustamente temono.
Teorie del complotto
Dal Pianeta a Stelle e Strisce...MA ANCHE Bianco-Blu...sentiamo che ci dice Franz Pezzi.
I risultati delle ultime partite sono un campo di battaglia, quello che rimane una volta cessato il rumore, una volta diradatasi la polvere.
Rivoltata come un guanto, la nostra stagione. Un attimo fa marciavamo spediti, inarrestabili verso il titolo NBA e possibilmente verso la storia. È bastato distrarsi un attimo...e adesso? Ultime dieci partite, tre vinte tutte con scarti importanti, sette perse, tutte combattute e cinque delle quali in casa: -8 contro i Clippers la peggiore. Non si può neanche dire che fatichiamo a fare canestro, dopotutto chi fa fatica oggigiorno, nel “ciapa e tira” che è diventata oggi l’NBA?
Brancoliamo nel buio, ci aggiriamo stanchi tra i referti delle partite: pochi rosa, troppi, troppi gialli...li scuotiamo come corpi di compagni caduti in battaglia, alla ricerca disperata di risposta, ma risposte non ne arrivano. Ci guardiamo negli occhi alla ricerca di conforto dietro le mascherine. Credevamo sarebbe stata una passeggiata e ci ritroviamo a fare i conti con una realtà dura piena di incertezze. Non bastano i progressi naturali delle riserve che hanno ricevuto un’iniezione di fiducia dopo aver tenuto in piedi la baracca durante lo sciopero dei titolari, non basta avere tutta la squadra a disposizione, la magia di coach Filo sembra essersi esaurita. I tempi in cui arrancavamo per fare 50 punti nel CSI e poi tutti al Primary e chi se ne importa se siamo scarsi, ormai sono solo immagini sbiadite nei ricordi.
Che le altre squadre abbiano trovato l'alchimia per tenerci a bada? Che gli analisti abbiano trovato delle nuove formule, sviluppato nuove statistiche all’avanguardia e si siano finalmente accorti del nostro principale punto debole? Stavamo riuscendo a nasconderlo così bene, eppure...eppure non c’è altra spiegazione, devono aver capito che siamo bassi.
Un ispiratissimo Franz Pezzi sta diventando uno Storyteller di altissimo livello. Leggete un po' che succede nella "nostra" NBA.
Prosegue l’avventura americana del Crus, che ha salutato l’anno nuovo con un organico finalmente al completo dopo scioperi, proteste e sparizioni, e che ha iniziato a guardare con speranza ed entusiasmo verso questa sponda dell’oceano. Giocare in America è bello, ma qua tutti quanti non vedono l’ora di poter giocare nel nuovo palazzetto al centro sportivo una volta che sarà pronto! In ogni modo, per ora, dobbiamo attendere pazientemente e portare a termine la stagione NBA che abbiamo intrapreso.
Addio alle armi
Dopo un periodo ricco di animosità, con la squadra spaccata in due e un gruppo di giocatori che si era allontanato dal team a causa di divergenze con il coach e con la società, le parti si sono sedute a un tavolo (ovviamente in videochiamata ognuno a casa sua, because distanziamento sociale) e hanno avviato lunghe trattative per ripristinare l’equilibrio nello spogliatoio. Al centro del contendere c’erano, come è noto, i minuti di Brunelli, che sono stati ridotti nelle ultime partite. Quelle che poi erano inizialmente sembrate minacce, seppure vaghe, rivolte a coach Filo da parte del misterioso personaggio che aveva fatto recapitare alla società il famigerato messaggio video, sono state scongiurate senza dover cedere a ricatti. Con sguardo e tono minacciosi il malvivente diceva “occhio, coach Filippone, occhio”, ma è bastato assecondare alcune richieste degli scioperanti per riaverli in squadra. Casadio avrà un buono tatuaggio spendibile nella prossima stagione di Amateurs 2k, Bernardi avrà buoni illimitati al Primary (quando ci si potrà andare offrirà lui), Pinza avrà una sala pesi tutta sua al PalaCruseri a SPIV (siamo curiosi di vedere dove accidenti si troverà lo spazio fisico). Casali, invece, farà un cameo in Space Jam 2. Sembra che lui e LeBron abbiano lo stesso agente, Rich Paul, che per la prima volta nella sua carriera non è riuscito a far ottenere un contrattone a un suo cliente: come è noto, infatti, Casali paga la quota per giocare, esattamente come tutti i suoi compagni di squadra. Che agente scadente.
#thereturn
Mentre la società cercava di appianare le divergenze con le sue stelle, l’altra questione spinosa del momento, ovvero la sparizione di Brunelli, giungeva spontaneamente a una sua risoluzione. Stando a quanto riportano numerose fonti, il giocatore era chiuso in casa e aveva semplicemente perso la cognizione del tempo: finestre chiuse, snack, merendine, bibite e cellulare silenzioso dimenticato sotto ai cuscini del divano sono la cornice in cui si è trovato immerso per giorni. Ad un certo punto, però, il nostro dev’essersi ricordato di una realtà lontana, fatta di persone, forse impegni cestistici, magari anche cibo vero. Riesumato il cellulare e trovato un numero incalcolabile di chiamate perse, si è scusato con tutti ed ha ripreso una parvenza di vita normale. Ma cosa stava facendo chiuso in casa per giorni? Interrogato dalla stampa, ha risposto asciutto: “Dovevo livellare a COD” (sì, Call of Duty).
Miracolosamente, una volta tornato sul parquet sembra non avere risentito della dieta scadente e della mancanza di esercizio. Nel ruolo di stella assoluta ha guidato con nonchalance la Crus Suicide Squad a cinque vittorie consecutive, al ritmo di 28 punti di media (due volte oltre quota 40!).
Serviva una bella notizia per chiudere questo complicato 2020!
Ed è, effettivamente, arrivata!
Ufficiale: la piastra del Centro Sportivo 3 Ville verrà coperta.
Leggetivi l'articolo qui sotto (in particolare la prima parte):
Che dire? Non vediamo l'ora di vedere l'opera completata.
La disponibilità di questa struttura sarà di notevole importanza per lo svolgimento di attività sportive che, da sempre, necessitano di quantità crescenti di spazi e ore di palestra.
Si sapeva che la copertura della piastra era nella lista dei desideri da anni e siamo felici che, finalmente, ci sia stata questa possibilità.
Attendiamo con entusiasmo l'apertura del cantiere.
Avremo modo di tornare su questo argomento ma ci premeva condividere con voi questa bella notizia.
Cogliamo l'occasione per ringraziare il Comune di Ravenna per la decisione di investire nel nostro territorio e sostenere la varie attività che sono particolarmente orientate ai giovani.
E' anche la maniera ottimale per augurare a tutti un BUON 2021!
Francesco Pezzi dal "Pianeta NBA 2k21" tutto per voi (Istruzioni per l'uso: dotarsi di ironia).
Continua la saga dei nostri Amateurs nella terra dello zio Sam, tra avvicendamenti nella rotazione, scelte tecniche coraggiose, malumori interni e strisce di vittorie che fanno gridare al miracolo (ma come fanno sti scappati di casa a dominare?). C’è tanta carne al fuoco, per cui andiamo con ordine.
Antefatto
Ci eravamo lasciati dieci partite fa, con una squadra schiacciasassi che aveva ogni ingranaggio e ogni meccanismo registrato alla perfezione grazie alla magia di coach Filippone. Ci ritroviamo oggi, con un Cruseri ancora capofila tra le squadre della brutale Western Conference, ma dilaniato e decimato da incomprensioni e malumori interni. Dopo aver subito pressioni da parte del presidente affinché reintegrasse il rampollo Brunelli, forse ingiustamente escluso, coach Filippone ha guidato i nostri a cinque vittorie consecutive prima di trovarsi tra le mani una grossa gatta da pelare.
Malumori interni
Lo spogliatoio sembra spaccato sulla risposta del coach alle sollecitazioni ricevute dall’alto: oltre a una buona fetta della squadra intenzionata ad onorare il proprio impegno indipendentemente dalle circostanze, c’è un gruppo meno nutrito di giocatori che ha indetto una sorta di sciopero come forma di protesta nei confronti della dirigenza, il cui intervento nelle decisioni tecniche è stato visto come un’ingerenza inopportuna. La dirigenza e lo staff tecnico sono stati informati dell’iniziativa non dai giocatori coinvolti, bensì da un videomessaggio recapitato al centro sportivo in cui un losco figuro estraneo alla società si rivolgeva al coach in maniera irriverente, criticandolo di dare troppo spazio a Brunelli e accusandolo di aver paura di perdere la poltrona. Concludeva spiegando che Bernardi, Pinza, Casadio e Casali avrebbero scioperato “finché non cambia” [la situazione]. Non è chiaro chi sia il soggetto del videomessaggio, né quale sia la sua relazione con i giocatori, ma è stato chiaro fin dalla partita successiva che non si trattava di uno scherzo: i quattro giocatori nominati nel video non si sono presentati e il coach ha dovuto fare a meno, contando anche Ridolfi indisponibile per infortunio, di cinque giocatori. Come se non bastasse, nemmeno il giocatore al centro di tutta questa diatriba si è presentato per la partita e da allora nessuno ha avuto sue notizie. La società sta collaborando con la NBA e i servizi segreti americani per trovare il giocatore, ma tutte le indagini finora non hanno portato nessun risultato concreto.
Guardatevi gli highlights della settimana sul nostro canale Youtube:
Scelte tecniche coraggiose
A consolazione parziale, i risultati concreti sono arrivati sul campo: con solo nove giocatori su cui contare, il coach ha deciso di puntare sullo small ball, spostando Gabro Ravaioli (altezza 1,75 m) nel ruolo di centro per sfruttare la sua energia e la sua capacità di impattare la partita facendo il lavoro sporco.
Le restrizioni del periodo.
La voglia di riverdersi un attimo per salutarsi.
In sicurezza.
Una domenica mattina.
E l'auspicio di ricominciare a praticare il tanto amato sport!
BUON NATALE!
Dal nostro analista e corrispondente Franz Pezzi.
FIOCCANO, LE VITTORIE FIOCCANO!
Storicamente, le franchigie che si aggiungono alla NBA, per completare il proprio roster fanno quello che si chiama “expansion draft” ovvero un processo in cui la nuova arrivata sceglie dai roster delle altre franchigie alcuni tra i giocatori resi da queste disponibili. Ma il Cruseri? Non sia mai! Perché accontentarsi degli scarti delle altre squadre e dover arrancare per tenere il passo, quando si dispone di una corazzata di amatori pronti a far vedere i sorci verdi ai professionisti? È così che è cominciata l’avventura biancoblu in America: vincendo contro ogni pronostico, anche nostro, e facendo guadagnare spazio nella nostra testa all’idea secondo la quale la NBA è, dopotutto, realmente un campionato minore.
Siccome non vogliamo perderci troppo in dettagli sulle singole partite ci limiteremo a menzionare il nostro record (12 vittorie a fronte di 3 sole sconfitte), dall’alto del quale guardiamo con aria di superiorità tutte le avversarie della Western Conference. Dalla scorsa puntata abbiamo rifilato sconfitte ai Charlotte Hornets (in casa nostra), Golden State Warriors (due volte!), Detroit Pistons, Orlando Magic, Memphis Grizzlies, Portland Trail Blazers e Oklahoma City Thunder, perdendo solo a casa degli Hornets e degli Utah Jazz. Un ruolino di marcia niente male per una ciurma di “tappi”!
Trascinatore della squadra finora è stato un sontuoso Casali, che pur non essendo mai stato in campo 30 o più minuti veleggia tranquillo sopra i 20 punti di media ed è un ovvio candidato al premio di rookie dell’anno. Bernardi in minutaggi simili sta dando sfoggio con regolarità delle sue qualità atletiche, che possono essere apprezzate nei video di highlight che pubblichiamo su Instagram, Facebook e Youtube. Va infine segnalato un Ray Alben in grande spolvero nelle ultime partite: che stia iniziando a prendere confidenza coi ferri americani?
Ma non è tutto oro quello che luccica. Uno dei principali beniamini dei tifosi del PalaCruseri, nientemeno che Federico Brunelli, è stato estromesso dalla rotazione a seguito di una decisione di coach Filo, decisione promossa dal pubblico interpellato in un sondaggio dall’esito quasi unanime. Il coach lamentava lo scarso impegno in campo del giocatore e lo additava come principale responsabile delle prime due sconfitte subite dalla squadra.
Dal nostro telecronista ufficiale Francesco FRANZ Pezzi.
AMATEURS IN NBA? SI PUÒ FARE!
Nell'immobilità obbligata del basket targato Cruseri, la settimana appena trascorsa è stata, da un punto di vista molto particolare, quasi febbrile! Per chi si è perso la "scorsa puntata": abbiamo deciso di creare la nostra squadra del CSI su NBA 2K21 e fargli disputare un campionato NBA simulato, qualche partita alla volta...in poche parole abbiamo creato AMATEURS 2K21.
Prima di partire, però, era necessario avere alcuni feedback sulla squadra da parte del nostro pubblico, e per averlo abbiamo scelto di sondaggiare, quizzare e interrogare quotidianamente i nostri follower di Instagram. Inutile dirlo, hanno risposto presente e l'hanno fatto con grande entusiasmo, aiutandoci a prendere decisioni cruciali sulla gestione della squadra.
Fino al momeno del via, ci siamo portati dietro qualche dubbio: i nostri eroi le prenderanno senza pietà da chiunque o saranno capaci di far sentire la propria voce nonostante uno svantaggio notevole in termini di altezza e tonnellaggio?
La risposta è arrivata immediatamente: SI PUÒ FARE!!!!
L'esordio dei nostri è avvenuto nella suggestiva cornice del PalaCruseri contro i Memphis Grizzlies. L'emozione dei ragazzi di coach Filippone è ovviamente tanta, dopotutto non è cosa da tutti i giorni esordire in NBA, ma altrettanta è la voglia di fare bene. Un grande sforzo collettivo si traduce in un sonoro +15 finale (114-99), con sette uomini in doppia cifra e Pinza ottavo, fermo a 9 punti, ma capace di fare suoi ben 15 rimbalzi: niente male!
I Minnesota Timberwolves, però, ci riportano rapidamente alla realtà, dimostrandoci che la concorrenza oltreoceano è dura: Karl-Anthony Towns guida i suoi rifilandoci 25 punti conditi da 14 rimbalzi, da bravo All-Star quale è. Nonostante 22 punti di Stiv Casadio dalla nostra, accusiamo una serata decisamente storta al tiro (5-27 da tre), perdiamo 84-94 e voliamo un po’ mesti alla volta di Denver: è la nostra prima trasferta NBA (ma non la prima trasferta del Cruseri in America, come i più aficionados di voi sapranno).
Per i Nuggets, Nikola Jokic e Jamal Murray mettono insieme prestazioni individuali sontuose, ma poco importa, perché noi giochiamo alla grande e mettiamo a referto 135 punti. Travolta da un Cruseri guidato da tre uomini oltre quota 20 punti (Casadio e Casali con 26 e Bernardi con 23), Denver non riesce a tenere il passo e alla fine vinciamo di 26 lunghezze.
Nel deserto dell'Arizona affrontiamo i Phoenix Suns di Chris Paul, Devin Booker e DeAndre Ayton, un trio decisamente temibile che metterebbe soggezione un po' a chiunque, ma Casali non è affatto chiunque e risponde "e chi se ne frega?". È chiaro da subito che ha un solo chiodo fisso in testa: dimostrare ai nostri followers che merita quel che non gli hanno concesso, ovvero un posto in quintetto e almeno 30 minuti in campo. È questa motivazione a permettergli di produrre il primo trentello della storia del Cruseri in NBA. I ragazzi danno 20 punti di distacco anche a Phoenix, con sei uomini in doppia cifra, prestazioni a rimbalzo sorprendenti e una gran precisione dentro l'arco.
Nella quinta partita giocata ci prendiamo la rivincita contro i Timberwolves, di nuovo in casa. Vinciamo 112-106 e oltre ad avere tutti e cinque i titolari in doppia cifra, un contributo fondamentale arriva dalla panchina: Adamache, Farolfi, Ray Alben e Fusconi fanno bottino anche nel poco tempo che gli viene concesso e ci permettono di stare davanti in una partita dall’esito incerto e di chiudere questa prima tornata di partite col record inatteso di 4 vittorie 1 sconfitta.
Sia chiaro: cinque partite non bastano mai a trarre delle conclusioni, se mai aprono soltanto degli interrogativi, e lo strano caso del Cruseri in NBA non fa eccezione. Succede spesso in NBA che qualche squadra parta particolarmente forte, per poi invertire la rotta e non centrare nemmeno i Playoff. Siccome abbiamo affrontato solo quattro squadre finora, è chiaro che dobbiamo ancora prendere le misure a questo campionato che la settimana scorsa abbiamo presentato come "minore" (dopotutto è il nostro ripiego, dato che al momento non possiamo giocare nel CSI), per cui non abbiamo ancora un'idea chiara di quale ruolo potremo giocare nel grande scacchiere della NBA e se potremo anche solo lontanamente impensierire i Lakers di LeBron. Una cosa è certa: i nostri ragazzi daranno il massimo e cercheranno di mantenere le prestazioni a un livello quantomeno decoroso.
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