AMATEURS in NBA: Report 7 settimana!

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Eccolo...si è fatto desiderare ma Franz Pezzi è qua!

 

Forse gli alieni siamo noi! SIAMO FORTISSIMI.

Lo so, farsi trascinare troppo dall’entusiasmo o dallo sconforto quando le cose vanno rispettivamente bene o male non è mai una buona idea e normalmente è meglio tenere i piedi per terra...ma questa non è una situazione normale! Siamo verso la volata finale prima dei playoff NBA e in una stagione di Amateurs 2K21, ci sembra di averne giocate già dieci, tra sparizioni, scioperi, intrighi di spogliatoio e minacce interplanetarie. Il fatto di essere in gran forma è ancora più eclatante e motivo di doverosa celebrazione.

Tanto per cambiare stiamo ancora giocando a organico ridotto: a causa del prolungarsi della permanenza nel protocollo SPACEJAM dei Ravaioli brothers e di Adamache, Dellaluce e Farolfi, nelle ultime quindici partite coach Filippone non ha mai potuto schierare più di dieci giocatori. Il risultato? 11-4 con una striscia aperta di 7 vittorie consecutive. Ma c’è molto altro...

 

Alieni!

Se qualcuno temeva il peggio quando a inizio stagione avevamo ricevuto la video-minaccia che annunciava lo sciopero dei titolari...se qualcuno era preoccupato per la pandemia e tutti i suoi risvolti...adesso abbiamo tutti un altro motivo per stare in pensiero. Mentre i nostri perdevano una partita nei secondi finali contro i Lakers, al PalaCruseri veniva recapitata un’altra video-minaccia in cui venivano ovviamente disattese le teorie del complotto descritte brevemente nella scorsa puntata, e in cui i timori dell’NBA e degli appassionati più attenti venivano confermati. La sequenza degli eventi era troppo sinistramente familiare e non poteva essere una coincidenza che il video fosse arrivato al palazzetto proprio durante una partita contro la squadra di LeBron James, protagonista del secondo Space Jam. Poteva solo trattarsi dei MONSTARS, i grandi esclusi dalla sceneggiatura del sequel. Tra improperi, minacce e offese rivolte alla Warner Bros e alla NBA, hanno fatto capire chiaramente che la loro esclusione non è stata digerita e che il destino della NBA è appeso a un filo. Ora che Michael Jordan non gioca più da un po’ e che un suo ritorno sul parquet è da escludere, sono abbastanza sicuri da poter sfidare in una partita chiunque la NBA decida di schierare, con in palio la parte che vogliono nel film. Se perdono ovviamente non otterranno niente, ma c’è motivo di credere che se vincono, i giorni dell’NBA come la conosciamo potrebbero essere finiti.

Arrivano i rinforzi!

Quando si comincia a fare sul serio, è bene che in campo ci siano i migliori, e nella gravità estrema della situazione Adam Silver si è deciso a non correre nessun rischio. Per correre ai ripari non ha perso tempo a contattare (ancora!) il CSI di Ravenna e chiedere che una nostra vecchia conoscenza, Matteo “Cricca” Manca, arbitrasse la partita delle partite. Cricca, però, ha posto una condizione all’accordo: vietato giocare in una sera in cui gioca anche la Juve.

Sì, sì, ok, tutto bellissimo, ma a proposito di avere i migliori in campo quando il gioco si fa duro, a questo punto vi potreste domandare chi tra i vari James, Curry, Harden, Lillard, Antetokounmpo e compagnia bella dovrà scendere in campo per difendere la NBA. Se ve lo state domandando, ve lo diciamo chiaramente, siamo un po’ delusi: non avete ancora capito che i più forti siamo noi? Adam Silver l’ha capito e ci ha affidato l’arduo compito senza pensarci due volte.

I diritti della plastica

Negli ultimi giorni, anche i cinque derubati del talento, che paradossalmente erano i meno convinti della gravità della situazione, hanno dovuto cambiare idea. Decisi a dare una mano in vista della partita contro i Monstars, hanno interrotto l’isolamento dettato dal protocollo SPACEJAM e sono andati a fare due tiri nel campo di allenamento della squadra. ORRORE! In cinque minuti, tiri che in condizioni normali sarebbero stati dei semplici “sdeng” contro il ferro, hanno provocato ai canestri e ai tabelloni ammaccature tali da renderli inservibili e richiederne la sostituzione. La partita successiva, giocata in casa (e vinta) contro i Bulls, è dovuta iniziare con 30 minuti di ritardo a causa del corteo di protesta dei Plexiglassisti, un movimento attivista che si batte contro lo sfruttamento del plexiglass al grido di “anche la plastica ha dei sentimenti”. I nostri cinque sventurati si sono arresi, ma sicuramente una volta che la pandemia da coronavirus sarà finita, i tabelloni e i ferri di tutto il mondo ricominceranno a subire i maltrattamenti a cui gli Amateurs li hanno abituati (e per fortuna!).

È decisamente un bene che chi rimane dei nostri sia in forma e che gli infortuni ci stiano miracolosamente risparmiando, perché l’impegno epocale a cui ci troviamo davanti richiederà tutte le nostre migliori energie. Vi aggiorneremo nelle prossime ore su Instagram per cui STAY TUNED!

NBA: where #amateurs happens

FOTO TABELLINI