AMATEURS in NBA: Report 6 settimana!

Creato Domenica, 17 Gennaio 2021 19:17

Scritto da Andrea Pezzi

Franz Pezzi ed il consueto contributo domenicale (Che siate "complottisti o meno...fareste bene a leggere tutto l'articolo!)

Quando vinci tanto ogni sconfitta sembra la fine del mondo, quando invece perdi sempre, qualsiasi vittoria dà ossigeno ed è motivo di festeggiamenti. È tutta questione di prospettiva, e lo stiamo scoprendo con l’avanzare di una stagione a due facce, che nell’ultimo periodo ci ha visto vestire panni più simili a quelli che ci aspettavamo a inizio stagione.

Macinare sconfitte su sconfitte non fa piacere a nessuno, ma quando a queste si alternano vittorie soddisfacenti che mostrano il possibile ritorno di un barlume di chimica di squadra, allora ogni tanto c’è un motivo per sorridere. Delle ultime dieci partite ne abbiamo vinte cinque, vedendo tanti interpreti eccellere e guidare la truppa: Casali, Brunelli, Bernardi, un Pinza in striscia positiva e dalla panchina un rinato Capitan Berti stanno tenendo in piedi le speranze di playoff dei nostri, ma non vanno sottovalutate nemmeno le prestazioni degli altri. Infatti in questo frangente è fondamentale il contributo di tutti, viste le rotazioni – nuovamente! – ridotte con cui coach Filo è costretto ad operare. Ma cosa sta succedendo?

Alieni?

No, non noi, anche se siamo fortissimi. E a dire il vero non sappiamo bene ancora neanche chi incolpare, fatto sta che cinque Crusers (i Ravaioli brothers, Adamache, Dellaluce e Farolfi) sono impossibilitati a scendere in campo per manifesta incapacità cestistica: scarpe invertite, difficoltà a centrare la bocca mentre si beve dalla borraccia, autocanestri e rullate al campetto prese da delle ragazzine sono solo alcuni degli episodi preoccupanti che hanno visto protagonisti questi cinque. Se ai più attenti di voi questa storia suona familiare, niente paura: non siete soli, anche alla NBA infatti si sono subito attivati per far fare degli esami medici speciali ai cinque malcapitati. Il responso? Sostanze aliene nel sangue e talento rubato, proprio come temeva Adam Silver, commissioner della NBA. La reazione immediata e necessaria è stata quella di inserire i giocatori “sintomatici” nel protocollo SPACEJAM, sperando che i ladri di talento non siano quelli che in molti conoscono per fama, e giustamente temono.

Teorie del complotto

Oggigiorno su Internet è facile leggere ipotesi e speculazioni bislacche su fatti accaduti, specialmente in America. Non si stupisca nessuno se questa storia non fa eccezione: capita spesso che degli avvenimenti siano tanto assurdi da ricordare la trama di un film, ma al punto da ricalcare precisamente la trama di un film uscito 24 anni prima, a pochi mesi dall’uscita del sequel? Sui social c’è già chi accusa Adam Silver di voler creare clamore attorno alla NBA per fare pubblicità alla lega e al nuovo Space Jam in un momento incerto ed economicamente difficile. Da questa parte dell’oceano qualcuno addita il nostro pres, Davide Brunelli, di voler fare altrettanto, ma a favore del Cruseri. Alcuni hanno anche ipotizzato che si tratti di un effetto collaterale delle vaccinazioni contro il COVID-19. Intanto i servizi segreti americani sono al lavoro per far luce sulla questione e cercare di recuperare il talento dei cinque scarsoni.

E questi sarebbero i professionisti?

Dal punto di vista istituzionale il danno di immagine per la NBA è consistente: non solo fatica ad arginare i rischi connessi alla pandemia in corso, ma si trova anche a dover gestire una minaccia extraterrestre senza essere davvero preparata alle eventualità incognite che potrebbero concretizzarsi nelle ore a venire. Si prospettano giorni di grande tensione per tutti e sarà interessante seguire lo sviluppo degli avvenimenti, ma soprattutto vedere a chi si rivolgerà Adam Silver per ricevere supporto in questo momento di evidente crisi.

In chiusura riteniamo importante riportare le parole di Farolfi interpellato ai microfoni di ESPN: “Se siamo preoccupati? Noi stiamo tutti benissimo. Non capisco bene a cosa sia dovuta tutta questa confusione: se adesso siamo scarsi, non può essere cambiato granché da prima. In ogni modo abbiamo fiducia nella NBA e non vediamo l’ora di tornare in campo.”

NBA: where #amateurs happens