AMATEURS in NBA: Report 3 settimana!

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Francesco Pezzi dal "Pianeta NBA 2k21" tutto per voi (Istruzioni per l'uso: dotarsi di ironia).

 

Continua la saga dei nostri Amateurs nella terra dello zio Sam, tra avvicendamenti nella rotazione, scelte tecniche coraggiose, malumori interni e strisce di vittorie che fanno gridare al miracolo (ma come fanno sti scappati di casa a dominare?). C’è tanta carne al fuoco, per cui andiamo con ordine.

Antefatto

Ci eravamo lasciati dieci partite fa, con una squadra schiacciasassi che aveva ogni ingranaggio e ogni meccanismo registrato alla perfezione grazie alla magia di coach Filippone. Ci ritroviamo oggi, con un Cruseri ancora capofila tra le squadre della brutale Western Conference, ma dilaniato e decimato da incomprensioni e malumori interni. Dopo aver subito pressioni da parte del presidente affinché reintegrasse il rampollo Brunelli, forse ingiustamente escluso, coach Filippone ha guidato i nostri a cinque vittorie consecutive prima di trovarsi tra le mani una grossa gatta da pelare.

Malumori interni

Lo spogliatoio sembra spaccato sulla risposta del coach alle sollecitazioni ricevute dall’alto: oltre a una buona fetta della squadra intenzionata ad onorare il proprio impegno indipendentemente dalle circostanze, c’è un gruppo meno nutrito di giocatori che ha indetto una sorta di sciopero come forma di protesta nei confronti della dirigenza, il cui intervento nelle decisioni tecniche è stato visto come un’ingerenza inopportuna. La dirigenza e lo staff tecnico sono stati informati dell’iniziativa non dai giocatori coinvolti, bensì da un videomessaggio recapitato al centro sportivo in cui un losco figuro estraneo alla società si rivolgeva al coach in maniera irriverente, criticandolo di dare troppo spazio a Brunelli e accusandolo di aver paura di perdere la poltrona. Concludeva spiegando che Bernardi, Pinza, Casadio e Casali avrebbero scioperato “finché non cambia” [la situazione]. Non è chiaro chi sia il soggetto del videomessaggio, né quale sia la sua relazione con i giocatori, ma è stato chiaro fin dalla partita successiva che non si trattava di uno scherzo: i quattro giocatori nominati nel video non si sono presentati e il coach ha dovuto fare a meno, contando anche Ridolfi indisponibile per infortunio, di cinque giocatori. Come se non bastasse, nemmeno il giocatore al centro di tutta questa diatriba si è presentato per la partita e da allora nessuno ha avuto sue notizie. La società sta collaborando con la NBA e i servizi segreti americani per trovare il giocatore, ma tutte le indagini finora non hanno portato nessun risultato concreto.

Guardatevi gli highlights della settimana sul nostro canale Youtube:

Scelte tecniche coraggiose

A consolazione parziale, i risultati concreti sono arrivati sul campo: con solo nove giocatori su cui contare, il coach ha deciso di puntare sullo small ball, spostando Gabro Ravaioli (altezza 1,75 m) nel ruolo di centro per sfruttare la sua energia e la sua capacità di impattare la partita facendo il lavoro sporco.

Fonte di ispirazione per questa scelta è stato il celebre quintetto della morte dei Golden State Warriors, la “Death Lineup”. L’idea però di schierare un centro così basso ha suscitato l’ilarità della stampa che ha definito questa iterazione del Cruseri la “Crus Suicide Squad”. Ride bene chi ride ultimo, però: sono arrivate prestazioni degne di nota da Adamache (29 punti e 9 assist), Ray Alben (un trentello), Farolfi (24 punti con 10/13 al tiro), il veteranissimo Luca C.T.M. (doppia doppia 14+10), capitan Berti (26 punti e 8 rimbalzi) e un Dellaluce che comincia a trovare il fondo della retina (due volte a quota 20). Dal giorno dello sciopero e della sparizione, questa squadra cortissima di irriducibili è riuscita a tenere la nave in rotta portando a casa tre vittorie, che sarebbero state quattro se solo i Golden State Warriors non avessero sfoderato un quarto quarto da 55 punti, smantellando completamente la difesa biancoblù.
Il record attuale di 20 vittorie e 5 sconfitte fa del Crus ancora la testa di serie n. 1, ma le problematiche che si sono sviluppate fuori dal campo e che poi si sono riflesse sul prodotto portato in campo rendono ogni vittoria molto meno dolce di quel che vorremmo.

Come fanno sti scappati di casa a dominare?

Continuiamo a domandarcelo. Seguiteci sui social che magari troviamo la risposta insieme!

Per approfondire guardati i TABELLINI 3 settimana