Dal nostro commentatore/giocatore inviato speciale Federico Coralli, pubblichiamo quanto segue.
L’obiettivo era semplice: dimenticare la vomitevole prestazione della scorsa settimana e in parte ci riusciamo alla grande.
Che l’avversario sarebbe stato ostico lo capiamo fin da subito. Oltre a disporre di una due vere “pertiche” da appostare sotto canestro, AICS ha un’altezza media e una prestanza fisica decisamente maggiore della nostra.
Dopo i primi 5 minuti di defaillance totale coach Bilardo ci sprona a giocare lapallacanestro “dei piccoli” basata sulle penetrazioni, gli scarichi e su una difesa che esaspera l’anticipo per tentare di rubare più palle possibili.
La sua cura funziona e piano piano rientriamo in partita. Se il primo quarto è a netto appannaggio degli avversari (8-18) il secondo vede tante palle rubate da Ravaioli e Conti. Non importa se abbiamo recuperato solo pochi punti. La via è quella giusta.
Rientriamo dagli spogliatoi sul 22-39 carichi a balestra ma appena dimezziamoil gap, ecco che succede l’irreparabile: nel giro di pochi minuti vengono espulsi Marini (per “proteste”) e Conti (5 falli). Perdendo i due giocatori che più possono portare punti nelle nostre casse cominciamo, lentamente, a cedere.
Il terzo quarto finisce 29-39 e nel quarto riusciamo a grattare qualcosa ma iminuti passano e, per cercare di recuperare, tiriamo in maniera affrettata e poco lucida. Il foglio giallo a fine gara recita un esagerato 37-52.
Perdiamo, è vero, ma la grinta che ci abbiamo messo per tutti e 40 i minuti valevano una sbirciatina al match. Nonostante gli avversari, che comunque hanno strameritato la vittoria, e un metro arbitrale un po’ più a favore alla squadra ospite non abbiamo mai mollato. Non so perchè ma i nostri tiri non entrerebbero neanche se avessimo a disposizione una piscina olimpionica: spesso fatichiamo ad andare a rimbalzo (abitudine da perdere subito) e la nostra condizione fisica non farebbe invidia neanche agli anziani (tra acciaccati, rotti e stoici lottatori siamo messi malino) ma sono sicuro che al ritorno ce la giocheremo alla pari.
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