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Creato Mercoledì, 11 Maggio 2016 18:02
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Scritto da Andrea Pezzi
Questa settimana mi va di lusso...ricevo contributi uno più bello dell'altro.
Eccovi qua un ritratto di Fabio Amadori "dipinto" da Andrea Bellettini...si legge tutto di un fiato. Che spettacolo! Che ricordi!
Ciao a tutti, io sono il Belletz; a molti questo nomignolo non dirà nulla..ma a chi ha calcato il campetto da basket dietro al mitico benzinaio "Coppi" dalla fine degli anni 80 in avanti, tale nome era sinonimo di... Incubo!
incubo per tutti....tranne per uno...
Fabio Amadori
Classe 1973, come il gemello di playground Fabio "Magic " Gardini..(l'aquila della Valle Rustica...ma questa è un altra storia...); Amadori è sempre stato un baluardo contro di me!
Sempre avversari, con qualsiasi condizione climatica o fisica...(memorabili le partite in calzoncini nella neve...sotto la pioggia...con 40 gradi...con i tutori...le fasciature...) e soprattutto...senza regole!!
Vigeva infatti ai quei tempi un unica legge: l'onore!!
I falli erano così "autochiamati"...chi chiamava meno falli...era più onorevole; questa antica regola ci portò verso il massimo della sportività, e a chiamare il fallo diventò ben presto....chi lo commetteva: non più chi lo subiva!
Inutile dire che questo circolo virtuoso portava queste partite due contro 2 vs 2 (io e "Pezzin" contro Fabio e Gardo) a risultati sconcertanti!!!
Se si pattuiva di arrivare a 50 con scarto di 2 canestri...spesso si finiva a 80 e oltre...stremati all'inverosimile...ma entusiasti...indipendentemente dal risultato!
Ricordo ancora una partita al freddo, assieme al mio storico compagno d'armi Andrea "black Hand" Pezzin, finita con un canestro di "mano negra" sopra i 110 punti...arrivato come una liberazione per tutti...tranne che per Fabio "Fly" Amadori che continuò a tirare e a provare...come ad esorcizzare la sconfitta.
Ecco il segreto: la caparbietà!
Fabio mi rendeva almeno 20 kg...con un altezza pressochè simile...capirete che in un campetto di 5 mx5 m...subiva il mio gioco fisico;la sua risposta era semplice: resistere,resistere e resistere...essere più veloce...saltare di più..più volte...rispondere colpo su colpo...sempre sorridendo...usarndo le sue lunghe leve per infastidirmi...cercare l'anticipo...buttarsi dentro come in un tunnel cieco, a vita persa...cercando di sfruttare la sua enorme capacità di saltare..a gambe dritte!!
Sì, avete capito bene: Fabio è un watusso bianco...riesce a saltare solo con la forza dei polpacci (alla Rodman...per intenderci...ma qualche anno prima) e ciò, capirete bene, dimezza il tempo di salita...e di risalita. Per capirci: una volta, ricordo bene, riusci a stopparmi...dopo aver bevuto 2 finte (cioè ...al terzo salto consecutivo...)
Il risultato di tale indole...è che ora, dopo piu di 25 anni, Fabio è ancora così: una forza della natura!
Sorridente, ben disposto, instancabile e SPORTIVO...(senza contare che ha solo qualche capello bianco in piu...altrimenti è proprio uguale) ancora adesso...che ci troviamo a giocare grazie alla bella idea di Antonio.
Viene addirittura a fare il doppio allenamento (lui gioca ancora...con dei ragazzi molto più giovani)...per issare gli antichi vessilli (la stessa canotta numero 23 di Chicago)...e incrociare le armi con gli antichi avversari ("the dream" di Houston: io)...portando pazienza per le pessime condizioni fisiche (le mie...)
Sempre con la stessa faccia che ricordavo...concentrato..attento...cattivo agonisticamente...ma paziente e generoso...MAI sentito lamentarsi di un fallo o di una giocata sbagliata.
Una persona splendida per chi ha avuto la fortuna di esservi legato.
UN ESEMPIO per tutti...belli e brutti (si, anche per te Gardo)
Andrea "one on one" Belletz
