"NUOVE GENERAZIONI AL VOLANTE"

Creato Mercoledì, 14 Gennaio 2015 17:27

Scritto da Andrea Pezzi

La prima intervista del 2015 tocca a Roberto Rocchi, titolare dell'Autoscuola NEW GENERATION, San Pietro in Vincoli, via del Sale 18.

Innanzitutto grazie per essere diventato sostenitore del Cruseri! Di solito le nostre interviste cominciano con una presentazione della storia dell'attività. Ci puoi dire quando è iniziato il tutto e come si sono sviluppate le cose?

“Grazie a voi per questo spazio! L'idea di aprire un'autoscuola è nata dopo un decennio di lavoro in questo settore presso altri colleghi. Ho sentito la necessità di andare avanti per la mia strada, ho aperto Google Maps e ho visto che la zona di S.Pietro in Vincoli era sguarnita. Da lì è iniziata la mia avventura.”

La zona di San Pietro in Vincoli è un buon bacino? Com'è il trend dei neopatentati?

“La zona è fantastica! Non solo per numero di abitanti, ma per qualità della vita. Io vengo dalla periferia di Forlì e qua mi sono sentito subito a casa. Si respirano i valori di una volta, la gente è sorridente e ha voglia di chiacchierare. Devo poi dire che si stanno iscrivendo ragazzi non solo da S. Pietro in Vincoli, ma anche dai paesi attorno come S. Pietro in Trento, S. Zaccaria, Coccolia, Campiano...”

Conversando con i titolari di varie attività commerciali, specie negli ultimi anni, si è parlato di "adattarsi ai cambiamenti dei tempi". Succede così anche per una scuola guida? Quali sono i cambiamenti che ti hanno coinvolto?

“Essere sempre sensibili ai cambiamenti è fondamentale in questo momento. Io ho la fortuna di essere giovane, poco più che trentenne, e di non essere «figlio d'arte», quindi ricordo bene quando ero l'allievo e ho pensato a quello che mi avrebbe fatto piacere ricevere come servizio. Il resto è venuto da sé. Puntiamo sull'implemento dei servizi facendo corsi di teoria sia pomeriggio che sera e abbiamo scelto quello vhe riteniamo essere il meglio della tecnologia per l'apprendimento come il proiettore interattivo, il programma multimediale, i tablet in aula per le esercitazioni e il portale su cui effettuare i quiz a casa. Il motto che ci rappresenta è «L'autoscuola in periferia con servizi da grande città».”

A mio modo di vedere guidare l'auto è una necessità (specie in campagna) e quindi immagino che il lavoro della scuola guida sia indifferente a questi periodi di "crisi". Mi sbaglio?

“La prefazione alla tua domanda è abbastanza veritiera: nelle zone di periferia la patente è necessaria, ma il viaggio per ottenerla può essere frustrante – perché si è «dovuto spendere per prendere la patente» – o piacevole, perché ci si è affidati a un professionista «per imparare a guidare». Da cliente so che il rapporto qualità-prezzo è importantissimo e da titolare mi rendo conto che vi possono essere solo due modi per ottenerlo: abbassare i prezzi o alzare la qualità. Le autoscuole – come le altre piccole imprese – difficilmente possono permettersi di abbassare i prezzi tanto da essere molto più economiche senza andare a detrimento della qualità, perché tutte sono soggette bene o male agli stessi costi fissi. Per non rendere la spesa per la patente troppo gravosa sul budget familiare, abbiamo deciso di rateizzare il pagamento in più mesi, senza interessi e senza Finanziarie. Come si faceva una volta: con una stretta di mano e dando fiducia. Credo che mettere le persone in condizioni di poter affrontare serenamente questa spesa sia il modo migliore per bypassare la crisi.”

Che tipo di professionalità serve per poter svolgere la tua attività?

“Tutti i titolari di Autoscuola devono essere insegnanti di teoria e istruttori di guida con anni di esperienza a proprio carico. Queste due abilitazioni richiedono di essere diplomati, di avere tutte le patenti, di aver effettuato corsi specifici di molte ore e si ottengono dopo il superamento di appositi esami presso le motorizzazioni. Ogni due anni, poi, dobbiamo fare degli aggiornamenti.”

La mia mente bacata mi porta ad immaginare che un istruttore di scuola guida si trovi in situazioni stradali "bizzarre" in base alla performance del Principiante che si trova al volante durante le prove. Ci puoi raccontare qualche situazione colorita? (immagino che a volte ci sia da ridere ma a volte ci sia anche da prendersi paura!).

“Ah ah ah! Be', scrivere di episodi non rende come raccontarli a voce, ma posso solo dirvi che me ne sono capitate di ogni, dal cercare di prendere le rotonde contromano al girare il volante dalla parte sbagliata in una curva... Le risate sono tante e servono a sdrammatizzare. Spesso gli allievi mi chiedono: «Ma ti fidi a salire in macchina con me?». La risposta è sempre: «No, mi fido di me.». Sono sempre pronto a intervenire, quindi non ho paura, anche perché altrimenti non riuscirei mai a fare questo lavoro.”

Le zone in cui si svolgono prevalentemente le lezioni di giuda rimangono nell'ambito di San Pietro in Vincoli oppure vi spostate anche in città?

“L'apprendimento alla guida è composto da due fasi: nel primo si impara a portare la macchina, ossia a meccanizzare i movimenti necessari a far andare il veicolo. In questa fase non c'è niente di meglio delle strade poco trafficate, per cui le zone attorno all'Autoscuola sono perfette. Quando si è abbastanza autonomi nei movimenti e si può dedicare l'attenzione all'esterno andiamo a guidare in città, per imparare a guardare segnali e inserirsi nel traffico.”

Visto che il Cruseri è una società sportiva con il core business nel Basket, sport dove i riflessi sono tutto (o quasi)... si può dire che i cestisti siano degli allievi che apprendono facilmente?

“Sinceramente non ho avuto abbastanza allievi cestisti per fare statistiche, ma posso supporre che avere riflessi pronti con l'aggiunta di una mente e un corpo abituati a meccanizzare movimenti non possa che essere un qualcosa in più.”

Ogni tanto nel basket i regolamenti subiscono qualche modifica e miglioria. Se potessi, quale regola del codice stradale vorresti cambiare?

“Bella domanda. Sinceramente non cambierei una singola regola, cambierei il modo di sanzionare, trasformando le multe in sospensioni di patente. Per esempio invece di far pagare 41€ per un divieto di sosta, farei stare un giorno senza patente. Credo che l'attuale sistema sanzionatorio serva più a far cassa che come deterrente all'infrazione...“

Quali sono le raccomandazioni più frequenti che fai ai tuoi allievi? (immagino che la sicurezza sia un must...)

“Ogni allievo è a sé, non mi piace standardizzare l'apprendimento e cerco sempre di personalizzare ogni insegnamento, perché ognuno ha il proprio carattere e questo si riflette anche sulla guida. Per quanto è possibile cerco di correggere, più che imporre e spero sempre di aver lavorato talmente bene che non siano necessarie raccomandazioni, d'altronde quando decido di mettere un allievo all'esame parto sempre dall'idea che poi me lo potrei trovare sulla strada...”

Come ultima domanda parto da un complimento. Il vostro sito www.autoscuolanewgeneration.it  è fatto molto bene ed è molto chiaro. Però c'è qualche altra informazione complementare che vuoi dare mediante questa intervista al nostro pubblico?

“Grazie per il complimento, mi fa molto piacere riceverlo, perché il sito è stato volutamente creato in modo essenziale, senza orpelli che distolgano l'attenzione. Magari non è accattivante, ma rispecchia il nostro modo di essere: semplice e diretto alla sostanza. Mi piacerebbe instaurare con la cittadinanza un rapporto costante, perché alcune situazioni si possono risolvere molto più facilmente con le giuste informazioni nel giusto momento. Io credo che le autoscuole possano e debbano essere un punto di riferimento in molti casi. Colgo quindi l'occasione per invitare tutti a venire a trovarci per discutere – gratuitamente – di qualsiasi problema che riguarda la patente e scoprire i nostri servizi, come il «Pensaci tu!» con il quale – sempre gratuitamente – avvisiamo quando sta per scadere patente, bollo o revisione dell'auto.”